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I 15 giovedì di Santa Rita

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I 15 Giovedì di Santa Rita: 5° Giovedì

I 15 giovedì di Santa Rita

Uccisione del marito e dei figli

Nel nome del Padre del Figlio e dello Spirito Santo

Orazione

O gloriosa S. Rita, ci affidiamo con cuore lieto e riconoscente alla tua preghiera, che sappiamo potente presso il Trono di Dio. Tu che hai vissuto le diverse condizioni della vita e conosci le preoccupazioni e le ansie del cuore umano, tu che hai saputo amare e perdonare ed essere strumento di riconciliazione e di pace, tu che hai seguito il Signore come il bene prezioso davanti al quale impallidisce ogni altro bene, ottieni per noi il dono della sapienza del cuore che insegna a percorrere la via del Vangelo.

Guarda alle nostre famiglie e ai nostri giovani, a quanti sono segnati dalla malattia, dalla sofferenza e dalla solitudine, ai devoti che a te si affidano con speranza: chiedi per tutti la grazia del Signore, la fortezza e la consolazione dello Spirito, la forza nella prova e la coerenza nelle azioni, la perseveranza nella fede e nelle opere buone, perché possiamo testimoniare davanti al mondo in ogni circostanza la fecondità dell’amore e il senso autentico della vita, fino a quando, al termine del nostro pellegrinaggio terreno, saremo accolti nella Casa del Padre, dove insieme con te canteremo la sua lode per i secoli eterni. Amen.

Si approfondisce l’uccisione del marito e la morte dei figli di Rita

Poco dopo la morte dei genitori, avvenuta durante i diciotto anni di matrimonio; la vita coniugale di S. Rita si chiude con un triste dramma di sangue: l’uccisione del marito da parte di alcuni nemici. Ognuno immagini lo strazio della donna. La morte è sempre dolorosa, ma molto più se essa è violenta, quando sorprende l’uomo all’improvviso, lo fa cadere vittima dell’odio. In questa occasione Rita mostrò tutta la sua virtù.

Straziata nel più intimo dell’animo, col cuore spezzato, sopportò senza ribellione l’aspro colpo e, verso gli uccisori del marito, non ebbe che un sentimento di commiserazione e di perdono. E, accorgendosi che nei suoi figli con gli anni cresceva il desiderio della vendetta, piuttosto che vederli macchiati di questo delitto, fece a Dio il sacrificio più grande che può fare il cuore umano: la madre che domanda la morte temporale dei figli per salvarli dall’eterna perdizione. Dio l’esaudì: i figli morirono di peste. Rita pianse, il dolore era immenso, ma Dio la consolò rivelandole che suo marito e i suoi figli erano salvi nella vita eterna.

In ascolto della Parola (Mt 5, 43-48)

Avete inteso che fu detto: Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico. Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per i vostri persecutori, perché siate figli del Padre vostro celeste, che fa sorgere il suo sole sopra i malvagi e sopra i buoni, e fa piovere sopra i giusti e sopra gli ingiusti. Infatti, se amate quelli che vi amano, quale merito avete? Non fanno così anche i pubblicani? E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fano così anche i pagani? Siate dunque perfetti, come è perfetto il Padre vostro celeste.

Virtù: perdono delle offese

Anche noi riceviamo spesso l’ingiuria e l’offesa degli uomini: come rispondiamo? Perdonando o nutrendo nel cuore avversione e odio? Gesù Cristo comanda il perdono sempre. Dio è disposto a perdonare sempre ogni peccato quando uno si pente. Gesù, morendo sulla croce, ha perdonato ed ha pregato per i suoi nemici.

Fioretto: amate i vostri nemici

Gesù Cristo ci dice: “Amate i vostri nemici, fate del bene a coloro che vi odiano”. Quindi per ossequio a nostro Signore, e sull’esempio di S. Rita, perdoniamo e benefichiamo anche i nemici.

Preghiera del 5° giorno dei 15 Giovedì di Santa Rita

O ammirabile Santa Rita che dimostrasti, nel perdonare coloro che avevano straziato il tuo cuore, quanto eroica fosse in te la virtù del perdono, fa’ che anche nei nostri cuori si accenda la fiamma della carità divina, che distrugga ogni sentimento di avversione e di odio verso coloro che ci hanno offeso. Tutti gli uomini sono nostri fratelli, tutti siamo figli dello stesso Padre, eppure al minimo oltraggio, siamo pronti a soddisfare le passioni negative, invocando sul nostro prossimo il danno e l’offesa. O gloriosa santa, a te ricorriamo, sgomentati e sconvolti per la nostra miseria e per la nostra malizia, e chiediamo per tua intercessione, che venga confuso lo spirito dell’odio, del risentimento e della vendetta,
così che innanzi allo sguardo ci sia sempre il Crocifisso, che sa perdonare persino i suoi uccisori. Amen.

Pater, Ave, Gloria

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