
La storia di Carlo Acutis non è una storia come tante. Il giovane Carlo aveva solo 15 anni quando morì di leucemia nel 2006. Era nato a Londra, dove lavoravano i suoi genitori che si erano trasferiti per motivi di lavoro del padre. Ma da bambino si trasferisce con i genitori a Milano, dove trascorre l’infanzia e l’adolescenza.
La storia di Carlo Acutis, ci mostra il grande interessa che il ragazzo aveva nei confronti della Chiesa e quanto era coinvolto nelle opere di carità. I suoi genitori non avevano la stessa devozione, ma anche così, all’età di 7 anni chiese di ricevere la prima comunione. Da quel momento in poi, partecipava alle messe ogni giorno e la sua routine era segnata da una profonda spiritualità.
La storia di Carlo Acutis

Indice dei contenuti:
La malattia
Quando ha scoperto la sua malattia, sapeva che non poteva vivere a lungo. Ha così offerto il suo dolore per Papa Benedetto XVI e la Chiesa cattolica, dicendo: “Offro tutta la sofferenza che avrò per il Signore, per il Papa e per la Chiesa”.
A quel tempo Carlo chiese ai suoi genitori di portarlo in pellegrinaggio nei luoghi dove si verificavano tutti i miracoli eucaristici conosciuti nel mondo, ma purtroppo le sue condizioni di salute non lo permettevano.
Oltre alla sua devozione all’Eucaristia, Carlo è sempre stato un ragazzo prodigio che aveva capacità di programmazione. Per fare buon uso di queste capacità e alimentare le sue due grandi passioni, nel 2005 ha creato un sito web dove ha documentato i miracoli eucaristici di tutto il mondo, in luoghi che non poteva visitare.
Carlo morì di leucemia fulminante il 12 ottobre 2006. Fu sepolto ad Assisi, la città di San Francesco, poiché era devoto al Santo. Essendo devoto di San Francesco, fu sepolto nella città di Assisi
Il processo di beatificazione

Non molto tempo dopo la sua morte, con maggiore insistenza nel 2013, sono iniziate le richieste di beatificazione. La Conferenza Episcopale Lombarda ha approvato la petizione per la causa di canonizzazione da presentare nella sua riunione. Così, dopo l’indagine diocesana, Carlo è stato intitolato Servo di Dio, che è la prima tappa del cammino verso la santificazione.
Dopo aver confermato le sue virtù eroiche, il 5 luglio 2018 Papa Francesco ha dichiarato che Carlo era Venerabile, il che significa essere degno di stima e onore.
Il 23 gennaio 2019 il suo corpo è stato riesumato e poi trattato con tecniche di conservazione. Trasferito nella Chiesa di Santa Maria Maggiore ad Assisi, fu beatificato e finalmente esposta alla venerazione pubblica.
Recentemente, il 21 febbraio 2020, il Papa ha autorizzato la beatificazione di Carlo, avvenuta ufficialmente in una cerimonia il 10 ottobre.
La beatificazione è l’ultimo passo prima della canonizzazione che farà di Carlo il primo Santo Millennial, cioè nato nella generazione tra il 1980 e il 1996, cresciuta e circondata dal mondo digitale.
“Carlo ha usato Internet al servizio del Vangelo per raggiungere quante più persone possibile”, ha detto il cardinale Agostino Vallini alla cerimonia di beatificazione.
Il miracolo in Brasile

Affinché una persona sia beatificata, tra l’altro, richiede anche l’attribuzione di un miracolo alle preghiere date all’individuo dopo la sua morte.
Nel caso di Carlo Acutis, uno dei miracoli è venuto dal Brasile. Matheus, un bambino di 3 anni soffriva di una grave malattia allo stomaco che i medici non potevano diagnosticare. Praticamente non si è nutrito per due anni, fino a quando non è arrivata la diagnosi di pancreas anulare. La malattia causa una produzione eccessiva di tessuto del pancreas che circonda l’intestino all’esterno, causando così una compressione, che impedisce la digestione e causa vomito frequente.
Solo la chirurgia sarebbe stata la soluzione per correggere il difetto congenito di Matheus. Questa procedura, però, non era raccomandata nel suo caso, in quanto era necessario avere un aumento di peso, quasi impossibile da raggiungere, poiché Matheus non poteva nutrirsi.
Nel 2013 la salute di Matheus peggiorò e i medici dissero ai genitori che avrebbero dovuto avere fede, perché la medicina aveva fatto tutto il possibile. Quello stesso anno fu quando iniziò il processo di beatificazione di Carlo e le storie si incrociarono.
La guarigione di Matheus
Nella chiesa vicino alla casa del piccolo Matheus e della sua famiglia, il sacerdote aveva già presentato Carlo Acutis alla comunità. Nel 2011 il sacerdote ha portato dall’Italia una reliquia, che era un capo di abbigliamento di Carlo, da esporre nella sua chiesa ogni 12 ottobre, giorno della morte di Carlo.
Poi, in quella stessa data, nel 2013, Matheus è stato condotto a Messa da sua madre, Luciana, che, non potendo più contare sulla medicina, si è aggrappata alla fede nel tentativo di salvare la vita di suo figlio. Arrivata alla messa, Luciana portò Matheus a vedere la reliquia di Carlo Acutis, che era in mostra, e gli disse di fare una richiesta.
Tuttavia, poiché Matheus era molto piccolo e molto malato, sua madre pensava che non avesse capito. Poco tempo dopo arrivò la sorpresa: Matheus iniziò a migliorare. Infatti, lui stesso disse, anni dopo, che aveva già fatto la richiesta. Chiese a Carlo Acutis di smettere di vomitare.
Dopo ulteriori esami, i medici hanno scoperto che la malformazione del pancreas di Matheus era semplicemente scomparsa e la scienza non sapeva spiegare cosa fosse successo. Non poteva che essere un miracolo.
Di seguito tre volumi sulla vita del Beato Carlo tra cui un libro scritto dalla madre, Antonia Salzano Acutis:
Nessun prodotto trovato.